Da “I Cantieri della PA digitale”:
La “legge Madia”, la legge delega di riforma della PA approvata lo scorso agosto, definisce già dal primo articolo nuovi diritti dei cittadini in termini di rapporto digitale con le amministrazioni pubbliche. Si pongono così le condizioni abilitanti per una vera “cittadinanza digitale”. Ma come sappiamo le leggi non attuano le riforme, ma al massimo le abilitano, forniscono cioè l’ambiente in cui un cambiamento può nascere e svilupparsi. Perché lo faccia davvero sono necessarie però almeno altre quattro condizioni: una meticolosa stesura di una
1 ROAD MAP di implementazione, che individui i punti di criticità e li superi attraverso strumenti normativi (soprattutto regolamenti) e indicazioni di comportamento con agili cassette degli attrezzi; una
2 CONSONANZA DI INTENTI e di azione tra la domanda pubblica di tecnologie e l’offerta da parte dei player di mercato cosicché gli strumenti corrispondano ai bisogni e alle strategie
3 AMBIENTE COLLABORATIVO TRA TUTTI GLI ATTORI : responsabili politici, amministrazioni pubbliche, imprese tecnologiche, cittadinanza organizzata;
4 CRESCITA DELLE COMPETENZE da parte di tutti i partecipanti al processo.
Da questa convinzione, maturata in oltre venticinque anni di esperienza nasce la nuova iniziativa di FPA: “I cantieri della PA digitale” che ha visto la luce nel corso di ottobre 2015.
I CANTIERI DELLA PA DIGITALE sono dieci “laboratori” in cui i più autorevoli operatori pubblici e privati disegnano i percorsi di attuazione della PA digitale in altrettante aree verticali e trasversali dell’informatica pubblica
I CANTIERI DELLA PA DIGITALE sono quindi tavoli di lavoro a porte chiuse che si propongono di esaminare lo stato dell’arte dei singoli temi; gli ostacoli normativi, di risorse o di comportamenti che rendono problematico il cambiamento; le migliori esperienze italiane e straniere; gli scenari tecnologici più avanzati e le possibilità che questi possono aprire; le modalità di realizzazione dei progetti: dal procurement innovativo alle convenzioni, dalle partnership di innovazione ai dialoghi competitivi.
I CANTIERI DELLA PA DIGITALE produrranno ciascuno una sorta di “libro bianco” sul tema che sia punto di riferimento sia per gli operatori, sia per le amministrazioni, sia per la stampa e che contenga le “raccomandazioni” alla politica per una corretta e soprattutto veloce implementazione dei processi. Il libro bianco sarà in parte pubblico per tutto il mercato, in parte riservato alle amministrazioni e aziende partecipanti ai cantieri.
I CANTIERI DELLA PA DIGITALE sono dieci canali tematici che si propongono luoghi di riferimento della “digital transformation” in ciascun campo trattato. I contenuti sono a cura della redazione di cantieri. Qui l’editoriale di presentazione a firma Carlo Mochi Sismondi e Alessandro Longo, direttore responsabile dell’iniziativa editoriale.
I CANTIERI DELLA PA DIGITALE che operativi entro la fine del 2015:
1. SANITA’ DIGITALE: Servizi, tecnologie, modelli per la salute e il benessere del cittadino;
2. GIUSTIZIA DIGITALE: Tecnologie e modelli per l’innovazione digitale e il miglioramento organizzativo del sistema giudiziario;
3. SCUOLA DIGITALE: Strumenti, piattaforme e competenze per una Scuola sempre più digitale (PNSD);
4. DOCUMENTI DIGITALI: Dematerializzazione, gestione e archiviazione dei documenti per una PA più efficiente;
5. CITTADINANZA DIGITALE: Strumenti, servizi e modelli per un nuovo rapporto tra cittadini, imprese e amministrazioni;
6. SICUREZZA DIGITALE: Tecnologie, modelli e infrastrutture per la cyber security dei sistemi informatici e dei dati pubblici;
7. INFRASTRUTTURA DIGITALE: Razionalizzazione dei data center, reti di trasporto e connettività, cloud e interoperabilità per un’Italia digitale;
8. DATA MANAGEMENT: Big Data, Data analitycs, Open Data il valore pubblico dell’informazione;
9. PAGAMENTI DIGITALI: Il digitale che entra nei sistemi di incasso della PA;
10. PROCUREMENT DELL’INNOVAZIONE: Strumenti innovativi per l’acquisto di beni e servizi tecnologici da parte del settore pubblico
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